Frazione di Arezzo, in territorio montano, scarsamente popolata, ecco servito per voi Palazzo del Pero un luogo remoto, solitario, selvaggio che piacerà senz'altro a quanti cercano silenzio e pace per le loro vacanze. Tra il verde dei boschi e il silenzio delle montagne, a Palazzo del Pero si possono fare interessanti scoperte e viaggi nella spiritualità toscana. La Pieve di San Donnino  a Maiano, ad esempio, che timida e schiva osserva i visitatori da dietro i numerosi cipressi che tentano di coprirla. La timidezza di oggi fa a pugni con l'antico splendore e la potenza passata. Proprio in  Pievi come questa, intorno all'anno Mille, si riuscì a mantenere viva la cultura classica, in barba all'oscurità del Medio Evo che tutto sembrava aver sepolto nell'oblio. Viaggi nella storia millenaria della cultura classica a Palazzo del Pero per toccare con mano la grandezza dei piccoli-grandi monaci che, con pazienza e solerzia, copiando manoscritti e miniandoli, hanno tramandato a noi le opere di Aristotele, Platone, Orazio, Seneca.
Da Palazzo del Pero, San Sepolcro è a un tiro di schioppo. Letteralmente imperdibile  è una visita  al Museo civico per ammirare la grandezza infinita di Piero Della Francesca e del suo affresco intitolato "Resurrezione": Pensate che fu salvato dai bombardamenti americani della Seconda Guerra mondiale soltanto perché un capitano statunitense si era ricordato, durante i  suoi viaggi italiani dalle parti di Palazzo del Pero, di aver letto un libro di Aldous Huxley che parlava del capolavoro di Sansepolcro...