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Il Mali è un paese che regala delle
vacanze in Africa diverse da quello che è l'immaginario collettivo.
Se pensate che venire qui voglia dire salire su una jeep per
avventurarvi in un safari a caccia di fotografie ad animali selvaggi
come leoni ed elefanti, tra savane e foreste, siete sulla strada
sbagliata.

Il Mali infatti è un susseguirsi di
paesaggi incredibili e quasi lunari, che sembrano usciti dalla penna
di un romanziere. Venire qui significa ammirare splendide opere
d'arte, entrare in moschee interamente costruite col fango o scolpite
nell'arenaria lungo pareti rocciose.

Immerso – si fa per dire – nel
deserto, soffre di una cronica siccità che lo costringe ad essere
una delle nazioni più povere del mondo intero, anche se la recente
scoperta di ricchissimi giacimenti d'oro fa ben sperare per la mite
popolazione locale, tanto attaccata ai propri costumi tradizionali e
alle usanze che si tramandano da secoli.

La capitale è Bamako.
Nonostante, come già ricordato, il paese sia poverissimo, Bamako è
piena di vita, di suoni e di colori, di gente che fa affari dove fino
ai primi anni 90 sorgeva il Grand Marché, il mercato in stile
coloniale distrutto da un incendio e non ancora ricostruito.

La città è costituita da un dedalo di
viuzze che si assomigliano tutte, e in ogni angolo i suoi abitanti vi
propongono di acquistare qualcosa, si tratti di oro, tessuti o
perfino rimedi tradizionali contro le malattie.

In una costruzione di fango simile a
quelle che si trovano a Djenné è ospitato il Museo Nazionale, con
una ricchissima collezione di manufatti, maschere e arazzi.

Bamako è costruita sulla sponda nord
del Niger, il grande fiume che attraversa il Mali; il quartiere
centrale, dove si trovano i principali negozi, ristoranti e
alberghi, è situato nel triangolo formato dal Boulevard du Peuple,
l' Avenue du Fleuve e l'Avenue van Vollenhoven.

A quasi 700 km da Bamako si trova
Timbuktu, la città del deserto, nel bel mezzo del nulla. Il suo mito
di città misteriosa e remota le viene proprio dalla sua posizione,
un tempo parte integrante del percorso seguito dalle carovane e ad
oggi completamente abbandonata.

Degli splendori di Timbuktu resta ben
poco: sommersa dalla sabbia, ospita tutt'oggi una delle più antiche
moschee del mondo, mal conservata ma comunque interessante.

Il modo migliore per raggiungere la
città che ha mantenuto intatta nei secoli non gli edifici ma la sua
aura di mistero e fascino è la navigazione a bordo di un battello
lungo il corso del Niger, nei periodi in cui il livello delle acque
lo permette.

Al di fuori delle rotte turistiche
maggiormente battute dai turisti c'è Djennè, una città interamente
costruita di fango, secondo antichissime tecniche, una città che si
mantenuta inalterata nel tempo nonostante alla fine della stagione
umida sia necessario intervenire per consolidare gli edifici;
passeggiare per le sue strade è un'esperienza indimenticabile, a
detta di quanti hanno potuto provarla. Da non perdere assolutamente
la sua incredibile moschea, interdetta purtroppo ai non musulmani,
uno dei soggetti più cari ai fotografi che giungono fin in Mali, nel
cuore dell'Africa.