Form di ricerca



    La Bosnia Erzegovina è un piccolo
    stato montuoso situato tra Serbia Croazia e Montenegro, un dal
    territorio prevalentemente montuoso, attraversato dalle Alpi
    Dinariche, le cui cime più alte arrivano alla quota di 2000 metri;
    l'unico sbocco al mare è quello del porto di Neum, sull'Adriatico.

    Negli ultimi anni questo paese, sorto
    dalle ceneri dell'ex Jugoslavia, è salito alla ribalta delle
    cronache per le sanguinose guerre civili. Ad oggi per fortuna la
    Bosnia Erzgovina è uno stato pacifico ed è tornata ad essere meta
    del turismo internazionale.

    La capitale della Bosnia Erzegovina è
    Sarajevo, dove ancora oggi si può passeggiare sul lungofiume su cui
    fu assassinato l'arciduca Francesco Giuseppe, in un freddo gennaio
    del 1914, un evento che tutti ricordano perchè diede il via al primo
    conflitto mondiale.

    Dopo la drammatica guerra civile degli
    anni '90 Sarajevo si sta lentamente riprendendo, per tornare ad
    essere la grande e vivace città di un tempo.

    Da qui, prendendo la strada che porta a
    Dubrovnik si arriva a Mostar, capoluogo dell'Erzegovina, dove ancora
    si può visitare l'antico quartiere turco, un angolo di Islam nel
    cuore dell'Europa, in cui sorgeva un affollatissimo mercato dove si
    trovavano le merci provenienti dall'Oriente; purtroppo durante il
    recente conflitto l'odio tra etnie ha fatto si che la città venisse
    assediata, con il risultato che sono andate distrutte le moschee
    risalenti ai secoli XVI e XVII. Anche qui si sta ricostruendo, e
    anche se le cicatrici della guerra sono visibili, sempre più
    visitatori affollano i vicoli medievali della città.

    Una meta affascinante come le due
    sopra, anche se per motivi diversi, è la cittadina di Medjugorje.

    Poco a sud ovest di Mostar, arrampicato
    sulle montagne, Medjugorje è diventato uno dei luoghi di culto più
    importanti del mondo per numero di pellegrini che ogni anno vi si
    recano.

    Tutto è iniziato nel 1981, quando sei
    ragazzini ebbero un'apparizione: una donna con un bambino tra le
    braccia che disse loro di essere la Vergine Maria, Regina della Pace.
    Le apparizioni sono continuate, non solo slungo il Pobdoro, il fiume
    sul cui argine avvenne la prima apparizione, ma anche nelle case dei
    giovani veggenti e nella chiesa parrocchiale. Da allora, folle di
    uomini e donne da tutta l'Europa si sono recati in pellegrinaggio a Medjugorje, inginocchiandosi nella chiesa di San Giacomo e pregando
    per il miracolo. La città ha conosciuto una rapidissima espansione,
    nonostante il fenomeno del pellegrinaggio non venisse visto di buon
    occhio dall'allora governo comunista jugoslavo, e oggi ospita un
    nutrito numero di strutture ricettivi, hotel e alberghi, per ospitare
    la massa in continua crescita di pellegrini. A poca distanza da
    Medjugorje, appena dopo il confine con la Croazia, sorge il parco di
    Plitvice, dichiarato dall'Unesco patrimonio dell'Umanità, una
    ragnatela di laghi e corsi d'acqua, che si possono attraversare
    grazie a speciali passerelle che costituiscono un percorso che arriva
    ad essere lungo 18 kilometri. E' assolutamente da non perdere
    l'occasione di una passeggiata lungo questi sentieri in cui il suono
    che accompagna i turisti è lo scrosciare di innumerevoli cascate.