Il Kenya, il cuore del Continente Nero. Il suo nome evoca
magia e fascino.
Affacciato sull’Oceano Indiano, il Kenya diventa nell’interno
arido e stepposo; è caratterizzato in particolare da un
altipiano con una altezza variabile dai 1500 ai 3000 metri, spaccato
in due dalla frattura della Rift Valley, lungo i cui rilievi sorgono
vari e maestosi massicci di origine vulcanica, il più
imponente dei quali è il Monte Kenya, una della
montagne più alte d’Africa con i suoi quasi 1200 metri.
L’altopiano degrada a ovest verso il celebre lago Vittoria, il più
grande del continente, dal quale ha origine il più lungo degli
affluenti del Nilo, chiamato il Nilo Bianco.
La storia del Kenya è, come quella degli altri paesi
africani, segnata dall’esperienza drammatica del colonialismo: i
suoi territori devono la propria configurazione attuale
all’amministrazione coloniale britannica, che unificò
territori e gruppi tribali del Kenya nella regione attraversata dalla
ferrovia che collegava – e collega tutt’ora - la zona dei Grandi
Laghi all’Oceano Indiano, estendendo così la propria
giurisdizione su una tra le zone più belle ed ospitali del
continente.
Il Kenya è oggi meta di migliaia di turisti ogni anno. In
particolare, il safari in Kenya è una delle mete più
ambite non tanto dai cacciatori – che non possono più
uccidere gli animali del posto che rischiavano l’estinzione- quanto
dai fotografi, che hanno l’opportunità di immortalare le
bellezze del Kenya, il fascino selvaggio delle sue pianure, gli
animali feroci che vivono nella savana.
L’amministrazione statale del Kenya ha infatti deciso di
salvaguardare il proprio patrimonio di flora e di fauna, messo a
rischio, istituendo numerose aree di riserva e parchi nazionali, che
si estendono ormai su oltre il 10% del territorio nazionale. In
particolare, durante il viaggio in Kenya bisogna assolutamente
visitare uno dei tre parchi nazionali, Masai National Reserve o il
Kenya Marsabit National Park and Reserve, per vedere da vicino la
bellezza selvaggia di questo paese.
In un continente come l’Africa capita spesso di avere delle
preoccupazioni, ma in Kenya si può stare tranquilli: il paese
politicamente e socialmente stabile, il livello di qualità
degli alberghi è ottimo e tutte le località più
interessanti sono facilmente raggiungibili. Le norme da osservare nei
safari in Kenya sono dovute a tutela turista per evitargli problemi
con animali feroci che popolano i parchi.
Tra il luoghi da non perdere, la cittadina di Lamu, la più
antica città abitata del Kenya dove il tempo non sembra essere
passato, una città ricca di tradizioni e cultura.
Citazione a parte merita anche Malindi, paesino di
pescatori che si è trasformato in pochi anni in uno dei più
ambiti ed esclusivi luoghi di villeggiatura del mondo. Non solo le
bellezze del mare, e della incredibile barriera corallina che
varrebbe da sola un viaggio, ma anche oasi di verde nell’entroterra
di Malindi, dove è possibile scovare angoli di bellezza
mozzafiato.
Un suggerimento: ovunque andrete in Kenya, sarete assediati da
bande di ragazzini che vi propongono escursioni: può sembrare
seccante, ma è il modo migliore per vivere la vera cultura del
Kenya. Sentirete spesso ripetere la parola “jambo”: non
preoccupatevi, in Swahili significa “ciao”!
Simone Carpanese