Di Palinuro, compagno e nocchiero di Enea, cantato nell'Eneide da Virgilio e morto proprio su queste sponde, non resta che il nome, aggraziato di questa famosissima località balneare. Resta il nome e la bellezza di questi luoghi campani ancora selvaggi, nonostante l'assedio continuo del turismo. A Palinuro, nei tanti villaggi vacanza dove si è accolti da un ambiente familiare e tranquillo, si può ritrovare la pace dell'anima. Basta perdersi nel panorama fatto di mare azzurro e di scogliere bianche. Un piccolo grande paradiso. In lontananza, scrutando l'orizzonte, sembra quasi di vedere la barca di Enea, accompagnato dal figlioletto Ascanio, che cerca la terra promessa dopo aver lasciato la patria in fiamme... Dal passato al presente per consigliare a tutti una vacanza da queste parti. Generosa di offerte turistiche, Palinuro è l'ideale per le famiglie. I bambini sono i benvenuti nei numerosi villaggi vacanza dove manager e staff penseranno a tutti i loro bisogni. Da quelli dello spirito (il divertimento che è assicurato) a quelli del gusto (con menu appositamente cucinati per soddisfare i gusti dei più piccini).
E quando, stanchi di mare e di sole, cercherete un poco di ombra, Palinuro offre, in tutto il loro splendore, le tante grotte incantate delle sue coste. Rifugi di pescatori e di pirati, un tempo, ora grande attrattiva turistica. Dalla Grotta azzurra dove i giochi di luce del sole disegnano sulle pareti ghirigori e arabeschi alla Grotta d'argento dove il calcare luccica come metallo prezioso. Dalla Grotta del sangue che deve il suo nome alle alghe color vinaccia che danzano sul fondale a quella dei Monaci così chiamata per certe strane formazioni calcaree che, viste di sguincio, somigliano a tanti monaci immersi nella preghiera.