Pignola, tra i monti e sotto la neve, pare un presepe. Un presepe lucano, divinamente semplice e ben disposto verso i visitatori che decidano di trascorrere tra le sue viuzze e le sue maestose chiese  - dalla Chiesa Matrice di Santa Maria Maggiore a San Rocco - le loro vacanze. Pignola, cittadina a pochi chilometri da Potenza, capoluogo della Basilicata: viaggi a ritroso nel tempo, per ritrovare la malia della tradizione. Facce di antichi italici in giro per il paesino, cappelli scuri sulle ventitrè, anziane donne vestite di nero, che paiono uscite da una foto di cent'anni fa. E poi ragazze sbracciate, belle di sole e di luce, con tatuaggi e piercing. Pignola è tutto questo e molto altro ancora. E' come prendere un treno che corre al contrario, verso le radici, la tradizione, il passato tropo spesso dimenticato nel viavai frenetico della modernità.
Vicino a Pignola, c'è l'Oasi di Pantano, un paradiso per i naturalisti. Molti amanti della natura si aggirano tra queste acque abitate da infinite specie di animali, durante le vacanze. Basta una foto per catturare l'incanto e la malia di questi luoghi  umidi, tra acqua e cielo, dove lo spirito selvaggio balla ancora con i lupi e dove si possono avvistare infinite varietà di uccelli.
Una curiosità di Pignola: i portali dei palazzi. Sono arabeschi fantasiosi  che parlano di un passato nobile. Ottima è anche la cucina schietta, lucana. Vacanze a Pignola per gustare i sapori veri, verdure dell'orto, vino sincero. Ottime sono le lagane e ceci, lasagne con ceci. Per secondo piatto, cutturiddu di pecora, un tegame dove si sposano verdure e carne di pecora.