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La Polonia è uno degli stati che
prima della caduta del muro di Berlino apparteneva al blocco
comunista, e che finalmente si svela agli occhi dei turisti
occidentali.

Paese poco conosciuto e poco battuto
dalle rotte turistiche tradizionali, la Polonia sa riservare sorprese
veramente piacevoli: vi sono itinerari che permettono di visitare le
principali città, visitarne i monumenti più
interessanti assieme a luoghi che hanno fatto parte della storia
d'Europa a pieno titolo. Tra i luoghi della memoria, suggeriamo la
visita ad Auschwitz, il tristemente noto campo di concentramento: la
Polonia infatti ha pagato in prima persona il tributo di vite umane
all'orrore nazista. E per quanto lugubre, Auschwitz è un
monito a non dimenticare, e per questo merita una visita che non
manca mai di commuovere.

Ma la Polonia ospita anche attrazioni
ben più liete. Proprio nelle vicinanze di Auschwitz, ad
esempio, sorge Cracovia, con il suo centro storico riconosciuto
patrimonio Mondiale dell'Umanità dall'Unesco, è
considerata la capitale della cultura della Polonia; tra sinagoghe e
chiese medievali avrete uno spaccato della storia del paese.

Parlando della Polina non si può
non parlare della sua capitale, Varsavia, città ricca di
vitalità: nonostante la sua storia sicuramente travagliata,
oggi presenta tutte le caratteristiche delle capitali europee
occidentali, soprattutto nel connubio delle architetture antiche con
quelle moderne, che in Varsavia si fondono in maniera ammirevole.
Capitale non solo amministrativa ma anche artistica e culturale, la
città ha ricostruito dalle macerie della II Guerra Mondiale la
sua parte Vecchia, che oggi è protetta dal sigillo di
Patrimonio dell'Umanità riconosciutole dall'Unesco. Per
visiatre i suoi monumenti è suficiente seguire il “tragitto
Reale”, passando davanti a luoghi he hanno fatto la storia della
Polonia.

Altra città della Polonia da
vedere è Danzica, la perla del Mar Baltico, con il suo borgo
antico che ospita diversi monumenti, tra cui l'imponente Cattedrale
capace di ospitare fino a 25 mila persone.

E proprio la religione cattolica è
uno dei motivi per cui un gran numero di persone intraprendonde ogni
anno un viaggio in Polonia.

Una tradizione che dura ormai da secoli
è quella del pellegrinaggio al Santuario di Czestochowa,
che ogni anno ospita ben
quattro milioni di pellegrini. Per i fedeli, la visita al santuario
della Madonna nera, che la tradizione vuole dipinta da San Luca e
successivamente trasportata qui, a Jasna Gora – che si può
tradurre con “Monte Chiaro” - è un rito irrinunciabile.
Anche l'indimenticato Papa Paolo Giovanni II compì il
pellegrinaggio a Cz?stochowa, ancora giovanissimo, nel lontano 1936.

Solitamente il
pellegrinaggio si fa nel periodo tra giugno e settembre, lungo oltre
50 percorsi che attraversano la Polonia in tutte le direzioni.
Nemmeno i governi filocomunisti – tradizionalmente inclini
all'ateismo – riuscirono a smorzare l'entusiasmo e la fede dei
pellegrini che anzi negli anni 80 erano ancor più numerosi di
sempre.





La Polonia è quindi una tappa
irrinunciabile per chi voglia capire l'Europa Orientale
post-sovietica, ma anche per chi riconosce nel cattolicesimo le
radici della propria cultura.

 

 

Simone Carpanese